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La primavera che mai perisce

Con il sole sulla pelle e il mare tra le dita, aspetto la primavera.

Arriva un momento dell’anno in cui si attende solamente la rinascita della Natura, come simbolo, che segna un cambiamento anche dentro di noi. 

Ci si rivolge al mondo con più speranza, con desiderio di vita. 

Un sentimento molto fragile in questo periodo storico, che dobbiamo afferrare con tutte le nostre forze e stringere tra le mani come un’asta, e noi funamboli, in cammino verso la nostra libertà.

Leggo tra i miei sassi una storia antica che parla di scontri come acqua sulla roccia, che smussa e plasma la materia. Frammenti che ancora oggi esistono e ci insegnano lezioni di resistenza, del mondo che continua, della vita che prosegue e incide le proprie testimonianze in opere d’arte imperiture.

Memorie flebili a volte pestate da tiranni, dilaniate, umiliate ma comunque sempre vive in chi ha scelto l’amore. E io l’amore l’ho scelto.

L’ho scelto per me, per i miei figli, la mia famiglia. L’ho scelto perché credo ancora nella sensibilità delle persone, come mezzo di percezione. Sensibilità verso la natura, gli alberi, i cieli, gli animali. Sensibilità verso le case. Sensibilità verso le persone, donne, uomini o bambini e la loro facoltà di potersi esprimere, di amare, di sperimentare. Di vivere.

E pensate a quanto coraggio abbiamo a vivere in un mondo che non aspetta, che continua nel suo vortice rivoluzionario, scivolando sul tempo libero da coscienze e pregiudizi. 

Pensate a quante paure affrontiamo, quante dolorose memorie ricordiamo per permettere alla vita di proseguire. Siamo tutti custodi di una storia che insegna, che nel tempo ha scalfito montagne, attraversato oceani, esplorato cieli.

La possiamo vedere ovunque, in ogni molecola, un’eredità genetica che continuerà ad arricchirsi di generazione in generazione, che prenderà il bene e il male di ognuno senza chiedere, e che li porrà come scelta ai nostri figli. Decidi cosa vuoi diventare e arricchisciti. E ogni scelta sarà pietra miliare nella storia, condizionando non solo il proprio singolo destino, ma rivalutando le carte di chiunque faccia parte della stessa sfera, e così via, come un sasso lanciato nello stagno che ripercuote la sua azione nell’acqua e che condivide la sua esperienza espandendosi.

Pensate al fuoco, alla ruota, al carbone… singole scelte che hanno condizionato la storia di tutti, lasciando un’importante impronta genetica e culturale costituita da impulsi primitivi connaturati.

E oggi non sarà diverso. Questo periodo storico, nei suoi giorni più bui e in quelli più gioiosi, lascerà un’eredità che non andrà mai dimenticata nei suoi insegnamenti.

La vita continuerà, sempre e comunque, troverà nel suo bagaglio genetico la lezione giusta da seguire per non fermarsi mai.

Credeteci, credete nell’amore. Una parola che in sé racchiude un significato eterno e inspiegabile.

Pensate alla sua etimologia “a-mors”, assenza di morte. Un’immagine troppo distante dalla percezione umana che ha il concetto di morte innato nel suo pensiero, come fine ultimo di tutte le cose. Eppure, l’amore che cerchiamo di antropomorfizzare, vibra su frequenze differenti da ogni cosa, troppo elevate da comprendere fino in fondo perché nella sua inevitabile perennità, continuerà a esistere per quanto qualcuno cerchi di cessarlo. È ineluttabile. Né guerre, né odio, impediranno all’amore di procedere.

Tenete a voi saldo questo sentimento, come guida, mappa.

Insegnate l’amore, cercate l’amore, predicate l’amore.

Siate coraggiosi perché l’amore e la vita continueranno sempre.

 Gio